La Pierina di Caorso aveva 18 anni. Nome di battaglia Stella.
È la sorella di Giovanni Tavani, nome di battaglia Tasso che muore
in tempo di guerra come succede ai ragazzi in tempo di pace, in un incidente con la macchina contro un albero.
La Pierina è bella e va sempre da Caorso alla diga di Mignano, 4 ore di bicicletta per andare e 4 per tornare.
È una staffetta e porta armi e messaggi ai partigiani.
La staffetta è un lavoro molto pericoloso. «Portavo armi e biglietti con i messaggi ai partigiani, anzi no i biglietti non li portavo perchè se mi beccavano mi fucilavano sul posto, imparavo tutto a memoria. Ma poi portavo le armi! Pensa che intelligenza! Non ti potevi fidare di nessuno, il tuo migliore amico poteva diventare il tuo nemico peggiore.»
Pierina viene arrestata, i fascisti la prelevano di notte da casa sua.
La portano a Cremona a Villa Merli, chiamata Villa delle torture per motivi non difficili da dedurre.
Stella viene interrogata e presa a botte «Quante botte! Ma non ho detto niente, meno male che non mi hanno torturata, altrimenti non so se sarei riuscita a resistere. Facevo la tonta e ci riuscivo anche bene, e poi gli ho promesso che collaboravo, così dopo un po' mi hanno rilasciata!»
Pierina riprende l'attività di staffetta e di infermiera, insieme a lei c'è suo fratello. I compagni li chiamano
"Il Distaccamento Tavani". Il capitano partigiano del loro gruppo è Tarzan.
Stella si traveste da donna milite della RSI e con quel travestimento ferma le auto dei fascisti.
A quel punto arrivavano i compagni che si fanno consegnare le armi dai militari. Ma che pericolo! Pierina si trovava giusto in mezzo tra i partigiani ed i fascisti che molto spesso prima di arrendersi sparavano, «bisognava buttarsi giù a capofitto nel canale per non rimetterci la pelle!»